quarta-feira, 2 de setembro de 2015

Sono andato a Gulbenkian a partecipare alla "Oratorio di Natale" di JS Bach.

Sono andato a Gulbenkian a partecipare alla "Oratorio di Natale" di JS Bach. Il direttore M.Corboz, coro insuperabile, molto raffinato ed eccellente come sempre e vari cantanti con molta reputazione.

Come fanno la maggiore parte del tempo: guardare con attenzione gli attori sul palco, fissa alcune particolarità e poi ... chiudo gli occhi, sento la musica e io non ci sto!

E solo così posso veramente apprezzare questi momenti di tranquillità e pace.

Ma con i suoni di entrare nel subconscio, così mi dedico a immaginare i caratteri che la mia retina impostato in precedenza.


La splendida voce in falsetto di contralto che sento, contrasta con la figura disse, forte, obeso e meno attraente! Immagino il suo rientro in albergo contenuto del dovere, ancora una volta soddisfatte e consapevoli dell'impressione si sa che ha lasciato gli ascoltatori. Stanco, non può resistere una sosta al bar, prima di salire a una camera da letto spartana (Gulbenkian paga una indennità di alloggio e lascia la scelta a discrezione del contraente, così prende sempre ed è in alberghi modesti , mantenendo la differenza di pagare la soddisfazione della sua dipendenza segreto!), e di fronte a una limonata morbido, lasciato cadere in un profondo sconforto pensando di solitudine permanente che viene abituato negli ultimi tempi.

Dal momento che il compagno lo ha lasciato per un primo violino della Filarmonica di Vienna, dieci anni più giovane, sottile e con uno sguardo esgroviato (sentiti insultati perché è sempre stato orgoglioso dei suoi grandi occhi azzurri, fondi) guadagnato peso, se ne frega se meno sul loro aspetto e infruttuosa ricerca di una compagnia.

Rivedo lo sguardo di una delle fanciulle, meglio, Vestal, per il Maestro, come la sua voce con più fervore e immagino un rendimento complice di rispettare un bye, dopo il concerto, ai margini di un pianoforte, con uno champagne "flute", proponendo "elisir d'amour"!

Riprendo la seconda parte, e ho notato nell'ultima fila del coro, due curioso situazione: un uomo anziano fino agli anni accanto a un giovane di 21 o 22 anni.

E mi metto a pensare a quelle dinastie di musicisti, che generazione dopo generazione, sono passati dai genitori ai figli, questo dono di conoscere modestamente interpretare i grandi compositori, costruendo la propria storia nazionale.

E certamente che uno aveva niente a che fare con l'altro, ma mi sentivo una grande ammirazione per vedere un giovane uomo con aria escorreito normale, dovendo obbligatoriamente spendere ore per la formazione de la sua voce e studiando le opere di grandi musicisti piuttosto che forse! infine trascinare discoteche, bere o fare uso di droghe, senza cura per altre alternative per la spendendo del tempo, come se ci fosse anche un mondo affascinante da scoprire al di là di oggi!

Al momento della partenza, giuro che ho visto il braccio di contralto dato al cantante, e il Maestro, accompagnato da ammiratori per un taxi, a cui il conducente sentì castamente: a casa, prego!

Sem comentários:

Enviar um comentário